Di’ qualcosa di scienza! Sei domande per i candidati alle primarie del centrosinistra

Per noi gente di scienza è un periodo così: più ci sentiamo bastonati da un paese che cede al fascino delle stronzate (è un termine tecnico) e dei forconi del cialtronevo (tecnico anche questo), più ci stringiamo a coorte e scopriamo quanto sia bello e sano collaborare per far sentire la nostra vocina.
È successo in questi giorni, mentre c’era chi chiudeva il giornale, chi faceva riprese, chi doveva consegnare il pezzo, chi era in giro per incontri pubblici, ciascuno per i fatti suoi, e intanto a tutti ronzava in testa un’idea: ma perché cavolo in nessun programma politico, compresi quelli per le primarie, compaiono temi scientifici o di politica della ricerca? Parlo di temi energetici, con prese di posizioni precise e chiare, di bioetica, di sanità. Di nuovo, anche in queste primarie, il grande assente è la scienza. Fa paura? Forse. Si tratta di temi sensibili e delicati? Sicuramente, ma non è un motivo valido per non pensarci soprattutto se ci si sta candidando a governare il paese. Non è che è generica ignoranza? Ah, sicuramente anche. Comunque che palle. Che palle un paese a cui la scienza non interessa o fa paura o è una cosa misteriosa e boh.
Allora, su stimolo di Moreno Colaiacovo (che è un giovane ricercatore, entusiasta e propositivo, e finché dura così è da tenerselo stretto) è nata una paginetta facebook (Dibattito scienza) che nel giro di qualche giorno è diventata affollatissima e vivacissima: oggi ci sono 649 iscritti, giornalisti scientifici e scienziati, teste pensanti e un po’ rompicoglioni, che hanno stilato sei domande per i candidati delle primarie del centrosinistra e le hanno inviate ai magnifici cinque. E hanno già ricevuto alcune interessanti risposte.

Le domande ai candidati le trovate sulla homepage delle Scienze (che ci ha anche già garantito un passaggio sulla home di repubblica.it).
Se volete aderire, potete farlo scrivendo a redazione@lescienze.it.
La pagina facebook la trovate su facebook e se avete qualche ora di tempo per leggerla vi potrete trovare chilometri di interessanti discussioni.

Prima a rispondere è stata Laura Puppato, che poi ha pubblicato le sue riflessioni sul suo blog sul Fatto quotidiano.
Per me, la risposta alla domanda numero 6 è dirimente: la posizione di un candidato premier sulle medicine alternative non è solo un fatto personale e dire che devono essere rimborsate dal Ssn mi dà già un indirizzo importante. Perché se trovo questa frase in forma affermativa mi vengono i brividi. Anche la risposta alla domanda numero 5, sugli Ogm per uso alimentare, la trovo interessante. La Puppato dice chiaramente (e grazie per la chiarezza) che l’Italia deve essere Ogm free: io ho una posizione meno netta e ritengo che la ricerca (soprattutto se pubblica) debba essere sempre sostenuta. Tra l’altro, mi fa strano leggere che la scienza non è in grado di affermare con ragionevole certezza né la pericolosità né la sicurezza degli alimenti prodotti utilizzando Ogm, quando poche righe sotto si trova: la medicina alternativa, per esempio l’omeopatia, ritengo sia una branca della medicina che ha dimostrato la sua utilità: guardate che è sulla medicina alternativa che la scienza non è in grado di affermare con ragionevole certezza la validità (ed è anche una formula molto generosa). Insomma: io avrei, minimo minimo, invertito l’oggetto delle due frasi.
Credo che vada riconosciuta a Laura Puppato l’attenzione, e anche la cortesia, che ha dedicato alle nostre domande. Ci ha risposto tempestivamente, forse a indicare il fatto che ci aveva già pensato. Grazie.

Sono state appena consegnate le risposte di Nichi Vendola: tra poco verranno pubblicate e potremo fare le pulci anche a lui. Intanto grazie!

Poi arriveranno quelle di Matteo Renzi (mi è stato promesso personalmente), sappiamo che quelle di Bruno Tabacci sono in arrivo, e lo staff di Pierluigi Bersani ha risposto di essere già al lavoro. A loro grazie glielo diremo a busta arrivata.

Per la nostra comunità, è un grande sollievo e forse persino un rinnovato senso di appartenenza a una minoranza forte e dotata di cervello. Bene, bello. Bravi. Dovremmo frequentarci di più. La formulazione delle domande, alla fine, ci è venuta bene. Ne avremmo potute aggiungere tante altre, e forse lo faremo. Dopo il centrosinistra, le useremo anche per le altre primarie di coalizione o di partito in cui non saranno discussi i temi che ci stanno più a cuore, quelli della scienza.
Magari non cambieremo il paese, ma magari sì. Cavolo.

E ora una nota personale. Perché, dopo il dibattito coi colleghi e giustamente rinfrancata, mi sono iscritta per votare.
Vado su Google e metto primarie. Mi compaiono, in ordine: primarie pdl, primarie pd, primarie 2009… e, in fondo, primarie del centrosinistra. Vado. Trovo solo articoli di giornale che ne parlano. Allora aggiungo iscriversi. Di nuovo solo articoli. Rufolo. Ne scelgo uno che mi pare promettente. In effetti lo è: possiede un link. Ed eccomi sul sito vero: già, che sciocca, è primarieitaliabenecomune, come ho fatto a dimenticarmi un nome così facile… Entro. Clicco registrati. C’è il regolamento, lo scorro e aderisco. Poi di nuovo aderisco. Poi mi chiede regione, comune e… cavolo: sezione elettorale. Ho smarrito la tessera elettorale, ho fatto la denuncia ma non me ne hanno mai mandata una nuova. Dovrò rifare le solite venti telefonate e poi andare a qualche chilometro da casa mia a cercare di farmene dare una nuova. Intanto non ce l’ho. Come faccio a sapere quale sia la mia sezione? Facile, mi dico. Torno su google. Su una pagina del sito del comune, trovo ben dodici allegati in vari formati e dai vari nomi con tabelle su tabelle… Dopo cinque minuti desisto. Va bene, forse sono io che sono un’impaziente. Mi pare di capire che la questione sia difficile. Torno su google. Chiedo sezioni elettorali roma esquilino, che è il mio quartiere. Su una pagina del sito del Pd trovo un testo che dice: sezioni 2, 3, dalla 5 alla 17, 2518 e 2519. Mumble mumble. Cerco di incrociare i dati con quelli del comune, che sono via per via. La mia via mi viene con diversi numeri non consecutivi compresi tra 3 e 2518, a conferma di quello che diceva la sezione Pd. Non ho risolto il problema.
Stremata, chiamo la vicina. Mi riderà dietro, ma pazienza. Non risponde. Pausa. Mi richiama lei. Mi ride dietro, ma pazienza. Prende la sua tessera elettorale, mi richiama e mi dice: 15. Torno sulla apposita pagina di primarieitalia… Aggiungo la sezione. Ma. Pagina scaduta. Ricomincio. Adesso capisco che aderisco + aderisco non te lo fa fare se non hai davvero scorso tutto il regolamento. Lo riscorro. Aderisco e aderisco. Compilo un modulino. Mi arriva la pagina che dice che finalmente ce l’ho fatta. E adesso ho qui, sul desktop, un certificato che dovrò stampare e portare al seggio con un documento di identità e… cavolo, la tessera elettorale.

6 pensieri su “Di’ qualcosa di scienza! Sei domande per i candidati alle primarie del centrosinistra

  1. Innanzi tutto complimenti per il blog che trovo sempre interessante, pungente e quel tanto di politicamente scorretto che non guasta.
    Il passo che mi ha colpito è “Per la nostra comunità, è un grande sollievo e forse persino un rinnovato senso di appartenenza a una minoranza forte e dotata di cervello. Bene, bello. Bravi. Dovremmo frequentarci di più”. Ho avuto la stessa sensazione, perché parlando anche io in prima persona di scienza a volte ho il dubbio di essere io quello sbagliato, a volte mi chiedo: e se avessero ragione loro? Invece scopro che quelle che per me sono banalità (l’omeopatia non funziona, come potrebbe) mentre per il mondo invece sono fatti accertati (vedi la risposta della Puppato sullo stesso argomento) sono verità condivise da quella minoranza forte e dotata di cervello, come dici tu. Grazie a tutti (ora lo scrivo anche nel gruppo FB) e coraggio, possiamo farcela.

  2. Ai tempi dello scontro Prodi-Berlusconi (anno 2005 ?) “Le Scienze” pose delle domande ai due, solo il primo rispose.
    La politica è lo scontro delle passioni, per “la scienza” la vedo dura… statistiche, variabili, disegno di ricerca, analisi dei dati, metanalisi, review, errori, dubbi, umiltà 😉

  3. tutto quello che viene dopo “E ora una nota personale” mi sembra degno della rubrica
    “E chi se ne frega” del compianto cuore (come il 99.9% di quello che si legge nei blog).
    Aggiungo il mio inutile contributo.
    Io sono andato in un banchetto nel centro della mia città (trieste) e in meno di 5 minuti ho fatto la registrazione per le primaria (che comunque si può fare anche il giorno stesso delle votazioni ai seggi).

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