Dì qualcosa di scienza! /2 Sono arrivate le risposte. E le riflessioni di contorno

Mentre leggo e (provo a rileggere e cerco di sostenere che) studio le 30 (= 6×5) risposte dei candidati alle primarie del centrosinistra alle domande del gruppo Dibattito Scienza, e mentre partecipo anch’io alla discussione in corso sul tema quanto siamo stati bravi – grazie a tutti – dovremmo vederci più spesso, vi propongo due riflessioni al termine di questa settimana intensa di confronto.

1. All’ennesima telefonata allo staff di Matteo Renzi (affidato a me, e vi assicuro che è stato un osso duro ma io non sono una che desiste al primo aspetta, sì, certo, come no, stiamo scrivendo…), a ridosso della deadline, mi prendo tutti i miei meritati vaffanculi, e qualcuno in più. Le telefonate si fanno tese man mano che passano i minuti. E finalmente, sotto minaccia (sai, abbiamo già preparato la pagina web con una mascherina che dice: Renzi non pervenuto…), a meno sei minuti dalla scadenza arrivano le risposte. Tutte, intere, esattamente come le volevamo. Eccole! Scrivo al gruppo che festeggia: ci siamo riusciti!
Le apro prima di tutti. Vado per leggerle di nascosto. E in quel preciso momento mi richiama la mia amica dello staff renziano.
Dice: eh, allora? belle eh, è bravo Matteo… Dico, per farla soffrire ancora un po’: sai che mi hanno detto che quelle di Bersani sono scritte benissimo? E lei: come?! Io: eh, mi sa che si è scelto uno sherpa di qualità… Che?! Uno sherpa?! fa lei quasi disgustata.
Sì, Renzi si era fatto un punto di orgoglio di rispondere personalmente, e lo dobbiamo ringraziare per averlo fatto davvero, nonostante una campagna elettorale intensa proprio in questi giorni e la mia gragnuola di messaggi molesti a mo’ di tortura cinese. Ma è davvero preferibile un candidato premier che scrive da solo che cosa pensa di Ogm, legge 40 rischio idrogeologico e così via, su temi difficili e completamente diversi tra loro, o uno che si fa aiutare da uno specialista? E quello che si fa aiutare, continuerà a farsi aiutare anche se diventerà premier, o è solo una faccenda di ghost writing per la campagna elettorale?
Beh, nel caso in cui non sia così, credo che il prossimo premier potrà trovare nel gruppo Dibattito Scienza un sacco di candidati sherpa, pronti a prestare il cervello e la penna alla politica, se davvero cominciasse a voler studiare un po’. A noi collaborare piace, ne abbiamo avuto conferma in questi giorni, e ci piace sentirci ascoltati. Quindi eccoci, a disposizione.

2. a me, in questo periodo, capita però anche di sentirmi in difficoltà con l’idea di sinistra. Perché sono cresciuta in ambienti di sinistra, i miei amici sono di sinistra, frequento gente che dice di sinistra per dire buono e bello. Però quando hai a che fare con informazione + scienza, questa sinistra ti delude maledettamente. Perché non ha dubbi, mai. E sulle questioni di lavoro, per esempio, mi chiede di strapparmi il cuore per vertenze sindacali lontane anni luce dai miei problemi, e intanto si dimentica di me. Su certe questioni di diritti mi chiede di trovare compromessi al ribasso con i cattolici, mentre loro son sempre lì a dirmi che cosa è giusto. E nelle questioni di scienza propone il trionfo dell’irrazionale, perché sembra che essere di sinistra significhi nutrirsi di carote biologiche, curare la polmonite con le tisane, fare shopping naturale, avere un santone nascosto in garage e aborrire ciecamente la parola chimica.
Sono contenta delle nostre domande e delle risposte dei cinque anche perché si comincia a mostrare pubblicamente che tutto quello di cui sopra non è di sinistra: è moda. E che forse la sinistra può cominciare a dire cose di buon senso senza passare a destra. Tipo: la ricerca pubblica sugli Ogm va difesa. Tipo: le medicine sedicenti alternative, l’omeoroba e le magie, non sono validate dalla scienza e quindi non devono essere pagate dalle tasche di tutti. E così via. Facile. Spero che questo significhi che recupereremo la lucidità e che potremo cominciare anche a parlare di cronaca, giustizia e politica fuori dal letto di Procuste in cui ultimamente la gente di sinistra ama infilare tutto, anche con una certa rabbia.
Daje, sinistra: puoi ancora recuperarmi.

E adesso torno a studiare. Ho già cambiato idea cinque volte su chi votare. Ma cambiare idea, per noi di sinistra, è molto divertente.

17 pensieri su “Dì qualcosa di scienza! /2 Sono arrivate le risposte. E le riflessioni di contorno

  1. 1. è doveroso che il decisore politico si affidi a chi è competente in materia E a chi sia in grado di spiegargli i contenuti, per questo esistono i consulenti

    2. da sganasciarsi, a me piace la definizione di Gaber “qualcuno era comunista perché si commuoveva alle feste popolari”

  2. Tra le cose di sinistra (o comunque sacrosante) da dire c’è anche che la ricerca la deve finanziare soprattutto il pubblico altro che riattaccare (come fa un candidato autorevole nelle risposte) con la solfa “in Italia i privati non sostengono la ricerca”. In Italia i privati non sostengono nemmeno la produttività, il mercato e la concorrenza. Per loro la ricerca è l’ultimo dei problemi. Quindi la ricerca (soprattutto quella meno immediatamente applicativa ma non per questo meno importante) la DEVE sostenere innanzitutto lo stato con i soldi di tutti.

  3. Grazie, grazie molte. Pensavo di votare la Puppato, con molte incertezze, ma grazie alla vostra iniziativa ho capito che sbagliavo. Ora penso seriamente di non andare a votare… e non solo alle primarie.

  4. Silvia mi dispiace ma mettere insieme le “medicine sedicenti alternative” e le magie non è né di destra né di sinistra è un ‘analisi superficiale….tu sai benissimo che nel calderone delle medicine alternative o complementari ci sono fior di sperimentazioni( agopuntura e meditazione per citarne due) tentativi lodevoli di spiegare risultati ancora poco comprensibili( omeopatia e altro), e, sì, fuffa..e metterle tutte insieme rafforza chi produce fuffa o magie.se non lo capisce Garattini me ne faccio una ragione ma se non lo capisci tu mi preoccupo…

    1. Aspettiamo con ansia i risultati delle sperimentazioni.
      Al momento, però, non possiamo proprio dire che chinolonici e fiori di bach, o beta-bloccanti e agopuntura, o inibitori della pompa protonica e oscillococcinun abbiano la stessa dignità scientifica. E se si parla di soldi pubblici quello della dignità scientifica è un discrimine valido, e abbastanza condiviso (tranne che da puppato, direi).

      1. Silvia ok,,non è che non capisci,fai finta di non capire, per motivi che mi sfuggono..contenta tu ….(aggiungo solo, brevemente, che se il SSN passasse solo ciò che ha dignità scientifica riconosciuta – quindi non tanti esami e non il ricovero per i pazienti psichiatrici,per dirne solo due – avremmo risolto i problemi economici della sanità.. ma non è così)

  5. Una curiosità ma Tabacci aveva lo sherpa? La risposta sul rischio idrogeologico è stata stupefacente….”sulla dimensione(?) idrogeologica è necessario riprendere, rivisitandola, la cultura del presidio del territorio che il nostro Paese ha adottato per secoli”……”occorre, anche in questo caso, avere il coraggio di superare una frammentazione di competenze che dà luogo a paralisi sotto la mitologia di una malintesa autonomia; vanno riprese, aggiornandole, esperienze positive quali l’antico Genio Civile” il grande prof. Giulio De Marchi dall’alto ringrazia… lui era molto preoccupato per l’avvento delle Regioni già alla fine degli anni 60, per la frammentazione delle competenze amministrative nel campo della difesa del suolo, i fenomeni naturali mal si conciliano con i limiti amministrativi….solo peer questo voto Tabacci tutta la vita…..Renzi cosa ne sa del Genio Civile Statale, dei Magistrati alle Acque, dei Servizi Tecnici di Stato…è troppo giovane per saperlo…a lui piace lo “sviluppo di un servizio meteo-climatico nazionale allineato agli standard europei”…..e poi chi rimane a presidiare il territorio? il meteorologo?

  6. Beata te che cambi idea su chi votare! Io, dopo che le vostre domande mi hanno bruciato il ‘mio’ candidato (la Puppato), non so davvero che fare.
    Non so se lasciar perdere o se votare comunque chi mi sembra “il meno peggio”, anche se non mi rappresenta.

  7. Silvia, condivido al 100% la tua delusione. Mi consola vedere che a destra le cose non vanno meglio, vista la propaganda sul metodo Di Bella che ogni tanto torna a galla sui quotidiani dell’ex pres.del.con. Certo, fa più male vedere che su certi argomenti la parte politica che sentiamo a noi più vicina, e che pensiamo pertanto in qualche modo migliore, agisca e ragioni come un gregge al pascolo. Probabilmente il problema è alla base, e sta nel rapporto che abbiamo con la scienza.

  8. Io ero decisa a votare Puppato perchè volevo finalmente sostenere una donna, ma la sua risposta sull’omeopatia francamente mi ha delusa. Purtroppo molti bravi ambientalisti, come la Puppato, si lasciano sedurre da queste chimere. A volte la giusta critica che meritano in molti casi le case farmaceutiche, induce chi si sente di sinistra a dare fiducia alla cosiddetta “medicina alternativa” che nel migliore dei casi è acqua fresca,
    Quanto agli OGM secondo me il problema è quello dei brevetti che mettono le risorse alimentari in mano alle multinazionali e che mettono in pericolo la biodiversità. La ricerca deve continuare, ma tenendo presenti le distorsioni che si possono verificare se gli OGM vanno ad esclusivo servizio del profitto.

  9. Premesso che l’ignoranza in scienza qui mi sembra trasversale (e da quarto mondo), rilevo una certa predisposizione della sinistra a “farsi del male” e a vivere prevalentemente di pregiudizi.
    Un frangente è quello della “legge per la salute dei non-fumatori” : la sinistra nel 2000 era al governo con i verdi e un tizio da niente … Umberto Veronesi (!). Venne proposta in parlamento la legge, la sinistra la boicottò con 101 emendamenti, costringendo Veronesi a girare come un mendicante con i banchetti a cercare firme con la LILT, e poi gli affondò la proposta. Dopo 5 anni la legge venne varata dalla destra (la quale se ne è fatta pochissimo vanto), fu un successo planetario, fece brillare l’Italia nel mondo, fu ben vista da percentuali bulgare (95% degli italiani favorevoli, pure i sassi). La sinistra aveva i verdi e Veronesi: farsi scippare quel successo (che era come l’euro “prima o poi sarebbe arrivato”) è come perdere a poker avendo Scala reale massima servita.
    Nel 2012 la sinistra (ma anche la destra) continua, con scemenze contro nucleare (6 morti in tutto), tarocchi contro gli ogm, odio per la chimica che tutti usiamo da secoli, insomma crassa ignoranza.

  10. “è doveroso che il decisore politico si affidi a chi è competente in materia E a chi sia in grado di spiegargli i contenuti, per questo esistono i consulenti”

    Peccato che poi, finita la campagna elettorale, questi “decisori” politici si sbarazzino in fretta di sherpa e consulenti vari.

    Vedasi la storia del Tunnel dei Neutrini della Gelmini. O, peggio ancora, come i pollitici siano riusciti ad abbruttire ed affossare una proposta di legge sul riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come lingua della comunità sorda italiana, arrivando addirittura a definire la LIS come “lingua ghettizzante”.

    Mi si perdoni il francesismo ma… limmortacciloro! Non sono le lingue che ghettizzano, sono le PERSONE (soprattutto quelle ignoranti) a ghettizzare!

Scrivi una risposta a michele Cancella risposta